BETANIA PAROLA DI DIO
«Parla la Mamma in questo luogo. Non vi si trova in questo modo nessuna parola umana. È soltanto parola divina» (dal Vol. XVI, n°55)
Non si può ingannare se stessi e presumere di credere in Betania se non si riconosce che i messaggi del Movimento Mariano Betania sono vera ed autentica Parola di Dio.
Che in Betania abbiano parlato Gesù e la Madonna (e altri personaggi celesti) e che quindi i messaggi di Betania sono vera "Parola di Dio", senza alcuna interferenza umana, non è semplicemente una nostra convinzione bensì un concetto profondamente radicato nei messaggi stessi.
Questo aspetto, a partire circa dall'anno duemila, è stato anche il fulcro della predicazione dei sacerdoti e dei seminaristi di Betania fino al punto di sancirlo ufficialmente, il 23 ottobre 2006, nell'atto costitutivo di un'associazione denominata "Veritas". In particolare la "Veritas" è stata costituita da tre Sacerdoti (Don Sandro Morganti, Don Antonino Maniscalco e Don Giorgio De Santis) e quattro seminaristi, ordinati sacerdoti da Mons. Sigalini nel 2013 (Don Alfredo Conforti, Don Loris Rodella, Don Alessandro Frate e Don Fabrizio Micocci), ed all'art. 3.a recitava: «L'Associazione custodisce i Messaggi Celesti materialmente conservandone integro il contenuto e spiritualmente credendoli quali essi veramente sono “parola di Dio” ».
Questo atto di fede è un passo necessario perché si possa affermare la propria appartenenza al Movimento Mariano Betania.
Viceversa il negare che teologicamente i messaggi possano essere vera Parola di Dio significa negare l'autenticità dell'opera Betania. Betania o è Parola di Dio oppure non è: non ci sono vie di mezzo. I messaggi, quando affrontano la tematica della loro origine, sono chiari ed inequivocabili: affermare che i messaggi non possono essere Parola di Dio significa affermare che Gesù e la Madonna si sarebbero sbagliati e questo, ovviamente, è privo di senso, non potendo Dio né ingannarsi né ingannare.
Riportiamo alcuni brani di messaggi su questa tematica.
«Vorrei l'assoluta sicurezza che sono io che parlo. Quando avrete capito questo, allora soltanto potrete obbedirmi» (Maria Santissima, messaggio del 4 luglio 1965, Vol. I, N.15).
«Le vostre riunioni dovranno avere grandi profitti spirituali per voi e per tutti quelli che verranno dopo di voi. Siate, siate sicure che questa è vera e santa parola del Figlio di Dio che per amore ha dato tutto il suo sangue per voi. Grande sarà la vostra gioia, se avrete fede nella mia parola» (Gesù, messaggio del 16 dicembre 1965, Vol. I, N.18).
«Tutto ciò che vi viene detto da me è sempre parola di Dio; perché la Madre di Dio non vi dirà mai cosa diversa da quanto Lui stesso vi ha detto» (Maria SS.ma, messaggio del 23 dicembre 1965, Vol. I, N.19).
L'Eterno Padre, nel messaggio dato nella Basilica di S. Pietro l'8 febbraio 1971, dice in modo lapidario: «Non sono passato, sono presente. Parlo come io posso e voglio. È molto importante che mi si ascolti e che mi si intenda. Con questo mio parlare voglio che si rinnovi il mondo con tutti i suoi abitanti. ... Non c'è uomo che debba o possa impedire la mia venuta in tutti i modi che voglio. Lasciarmi o prendermi: questo dipende dalla volontà di ogni creatura. Sono colui che sono. Posso investire ogni parte del corpo, dell'anima che mi si offre con amore, con santo desiderio, con piena volontà. ... Dove parlo, dove opero, lì sono. Questo a tutti sarà dato di vedere» (Vol. ai Vescovi, N. 1).
«Non sono solo i vostri corpi qui riuniti che hanno immenso valore, sono le vostre anime che vanno in cerca di Dio, che vanno in cerca della sua parola. Figli miei, la mia parola è parola di Dio che vi viene trasmessa per mezzo mio (indica l'immagine della Madonna) e suo (la persona strumento indica se stessa)» (Maria SS.ma, messaggio del 14 gennaio 1970, Vol. II, N. 64).
«Figli miei, sono qui in mezzo a voi per portarvi la mia parola che è parola di Dio. Voglio che in voi ci sia sempre più luce per poter camminare nella via dove siete stati messi» (Gesù, 13 settembre 1971, Vol. III, N.63).
«In altri posti si ascolta, sì, la mia parola, il mio vangelo: si ascolta quello che ho detto tanti secoli fa. Fratelli miei, come l'ho detto? L'ho detto con il mio umano: il mio umano! Ma in questo posto, non è il mio umano, ma è un umano completamente, completamente a mia disposizione. Fratelli miei, la mia parola è soltanto mia parola. La mia parola non vi si porta attraverso la lettura, vi si porta direttamente attraverso un umano: un umano che porta soltanto la mia parola. Non basta la vostra intelligenza per conoscere l'estrema grandezza di questo momento, di questo posto: è il massimo che vi si possa portare in terra, per portarvi la pienezza della verità» (Gesù, messaggio del 25 dicembre 1991, Vol. ai Vescovi, N.47).
«Parla la Mamma in questo luogo. Non vi si trova in questo modo nessuna parola umana. È soltanto parola divina, perché viene nel Cuore della Mamma soltanto parola divina» (Maria Santissima, messaggio del1'11 settembre 1994, Vol. XVI, N.55).
«Uomini! Uomini... uomini vuoti di conoscenza perché non accettano la mia luce. Io porto in terra il mio amore, la mia luce. Quanti uomini si chiudono per non vedermi! Io sono luce, amore e pace. Pace! Pace! Io posso fermare le acque, posso portare il fuoco, il vento, muovere la terra ma non... non voglio fare violenza al cuore dell'uomo. L'ho creato, l'ho amato, lo amo, lo cerco, lo voglio, mando un'abbondanza di luce. Figli miei, questa è luce del Padre poiché è parola del Padre e ho mostrato la parola con l'opera dell'amore del Padre» (Padre Eterno, messaggio dell'11 giugno 1995, Vol. XVI, N.79).
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Palestrina (RM)
Pubblicato il 4 gennaio 2016